giovedì 18 giugno 2015

Comunicato in sostegno allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio Sociale

Come Rete delle educatrici ed educatori sosteniamo lo sciopero indetto per il 18 giugno dalle lavoratrici e dai lavoratori del Servizio Sociale del comune di Bologna.

Ritroviamo nelle ragioni di questa giornata di lotta le stesse ragioni che ci hanno portato ad intraprendere un percorso di mobilitazione che ha avuto un importante momento di visibilità pubblica con lo sciopero e la manifestazione dello scorso 4 giugno a cui, tra l'altro, molte e molti di loro parteciparono.

Crediamo che solo a partire dai percorsi di mobilitazione si possa contrastare l'assalto in corso ai servizi cittadini e alle nostre condizioni di lavoro e cominciare finalmente ad immaginare e praticare le traiettorie del welfare che vogliamo. Crediamo che il moltiplicarsi dei fronti e dei soggetti in lotta renda più forti tutti i lavoratori e tutte le lavoratrice del sociale che tengono in piedi quel che rimane del sistema di protezione e promozione del benessere di questa città.
Crediamo che la solidarietà reciproca, nel rispetto dell'autonomia dei percorsi di ciascuno, ci renda più forti perché ci consente di riconoscerci in una comune condizione di vita e di lavoro che invece la precarietà frantuma e nasconde; perché ci protegge dall'isolamento che caratterizza spesso la quotidianità di chi nei servizi lavora o di chi dei servizi usufruisce.

Invitiamo dunque l'insieme delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale della città a partecipare alla giornata del 18 giugno. Anche coloro che non sono direttamente chiamati allo sciopero, e in particolar modo coloro che sono impiegati in servizi alla cui chiusura estiva corrisponde la consueta interruzione di lavoro e di reddito, e che si trovano in questi giorni a chiedersi se mai arriverà un assegno di disoccupazione o la cassa integrazione.
Se la solidarietà è un arma, torniamo ad imparare a maneggiarla.

Rete delle educatrici e degli educatori di Bologna


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