Postiamo: lettera degli Educatori del
Comune di Bologna che esprimono il loro dissenso alle logiche con cui si fanno
bande e gari d'appalto in questa città e solidarizzano con i colleghi delle
cooperative coinvolti.
La lettera degli Educatori del Comune che esprimono il loro dissenso alle
logiche con cui si fanno bande e gare d'appalto in questa città e solidarizzano
con i colleghi delle cooperative coinvolti:
Bologna, lì 26 marzo 2015
All'Assessore a Scuola, formazione e Politiche per il Personale
Comune di Bologna
D.ssa Marilena Pillati
Al Direttore Settore Istruzione
D.ssa Miriam Pompilia Pepe
Al Direttore Dipartimento Risorse Finanziarie
Dott. Mauro Cammarata
Al Direttore Settore Gare
D.ssa Alessandra Biondi
Oggetto: Considerazioni e criticità determinate dall'esito della Gara per
l'Affidamento della gestione dei Servizi socio-educativi rivolti ai minori
febbraio 2015- agosto 2016.
Si è tenuta di recente la Gara per l'affidamento dei servizi
socio-educativi rivolti ai minori per il periodo febbraio 2015- agosto 2016 con
l'aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
Già le vicissitudini dell'aggiudicazione (prima aggiudicazione, rinuncia della
Cooperativa Il Mosaico, nuova aggiudicazione all'ATI) hanno comportato
importanti momenti di stress e criticità nei servizi per minori, aperti già da
settembre2014, a metà del periodo di apertura annuale di molte di queste
attività, con il rischio di dover rapidamente interrompere la relazione fra
educatori e bambini/ragazzi in servizi in cui sull'instaurarsi della
relazione educativa con i minori (che necessita di tempo ed esperienze comuni)
si fonda gran parte dell'intervento e del raggiungimento degli obiettivi.
Ma ciò che è per noi più grave è che l'applicazione di questi criteri per
l'aggiudicazione, l'economicamente più vantaggioso attraverso quella
combinazione di formule, va a totale discapito della qualità dei servizi che
abbiamo nei quartieri progettato e su cui abbiamo fatto con molta
responsabilità e attenzione ai costi la descrizione degli interventi, sia per
tutta l'attività diretta che per quella parte altrettanto importante che è
l'attività cosiddetta indiretta.
La supremazia che, alla fine della somma dei punteggi fra parte tecnica e
parte economica, si afferma comunque della parte dello sconto economico è
evidente a tutti. L'abbassamento esacerbato dell'offerta economica stravolge
ogni graduatoria del merito tecnico.
La necessità ora di programmare i servizi con i Budget scontati del 6% ( e
per fortuna non dell11%) comporta le inevitabili conseguenze di scaricare
questa riduzione o sul costo del lavoro del personale dei soggetti gestori., o
sulla riduzione di ore di attività indiretta, cioè tagliare su attività di
programmazione, di documentazione, di rapporto con famiglie e scuole, sul
lavoro di rete sul territorio, vale a dire tutte quelle attività che abbiamo
cercato di potenziare sempre più; oppure, per conservare almeno parte di questo
importante lavoro, ridurre delle ore di apertura diretta dei Centri agli
utenti.
La proposta progettuale presentata dall'ATI di confermare tutte le ore di
attività diretta ed indiretta precedentemente già fornite e tutto il personale
coordinatore, pur con uno sconto del 6% sul costo totale, ha come conseguenza
evidente che tale riduzione si scarica sul costo del personale impiegato delle
diverse categorie professionali.
Tale effetto non ci può vedere indifferenti né essere da noi condiviso,
anche se inevitabilmente subìto, per il rispetto e la considerazione
professionale che abbiamo di colleghi educatori che svolgono la nostra stessa
professione con un altro datore di lavoro.
Auspichiamo che queste osservazioni possano trovare una equilibrata
considerazione per le future occasioni di avvisi di affidamenti di servizi alla
persona.
Distinti saluti
ASSISTENTI AI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI DEI QUARTIERI
Seguono firme 20 educatori del comune
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